QUANDO LA COMICITA’ PORTA L’HIJAB
- Paesane
- 21 mar 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Cerchiamo un modo per sovvertire i paradigmi? Ci pensa Sakdiyah Ma’ruf, 35enne indonesiana, attivista e comica che ha deciso di sfidare i pregiudizi (e i fondamentalisti) armata di velo e risate.
Nel 2015 Ma’ruf ha ricevuto il Premio Internazionale Václav Havel per il Creative Dissent, istituito dalla Fondazione Per I Diritti Umani (HRF) di New York e ha partecipato a una Global Jam Session della BBC . Destinata ad un matrimonio combinato, decide di stravolgere l’ordine delle cose in virtù di una passione che poco si addice, a detta della sua famiglia, ad una donna di Pekalongan, nella provincia di Giava. La stessa famiglia spesso protagonista nei suoi spettacoli e nei racconti, a volte intimi e dolorosi, che prendono forza dalla tagliente comicità e si trasformano in rivalsa. “ Dalle mie parti se non vuoi sposarti all’età di 16 anni è meglio se fai un cambio di sesso. Se ti trasformi in un uomo puoi ottenere anche un aumento di stipendio” dice durante uno dei suoi tanti spettacoli (molti presenti su You Tube) dove si ride spesso con un gusto amaro.
Le sue performance si spingono molto oltre il confine delle battute sulla tradizione per arrivare a schernire i fondamentalisti e la loro visione del mondo.
Non ha paura Ma’ruf. La sua è una resistenza giocosa ad un conservatorismo strisciante che sempre più sta erodendo i diritti delle donne in Indonesia. Ma lei è sicura che il suo paese rimarrà tollerante e che una donna musulmana come lei può salire sul palco e dire barzellette. "Se riesci a scrivere 'donna musulmana conservatrice indonesiana in una sola frase, perché essere così pessimista?"
Ma gli estremisti islamici che lei schernisce vogliono farla tacere. "Penso che agli occhi di molti estremisti musulmani, in particolare degli uomini, chiunque abbia il seno sia pericoloso", dice e aggiunge “la vita è spaventosa ma quando si tratta di avere paura delle conseguenze non ho paura, sono abituata ad essere spaventata da mio padre.” Ma'fur racconta al pubblico le esperienze che ha vissuto e la realtà che conosce. Non tenta di scioccare. "L'ultima cosa che voglio è che il mio atto sia controverso". Descrive i ridicoli incontri che ha avuto con i fondamentalisti e “la cultura maschilista, misogina e arrogante" presente ancora oggi nella sua città natale. Vuole parlare con la gente, vuole aiutare a cambiare la società indonesiana ed è fermamente convinta che l'Indonesia vincerà la sua battaglia contro il fondamentalismo.
In nessun modo però questo significa che Ma'ruf stia rifiutando la sua religione. "L’ Hijab ti salva i capelli da una brutta giornata", ha detto ridendo tra la folla durante un suo spettacolo nella capitale indonesiana. C’è da dire comunque che nei suoi spettacoli non si parla solo della sua vita e dei fondamentalisti islamici, ma anche di come in occidente si percepiscono le donne musulmane. Il suo graffiante affondo prende di mira l’ignoranza dei bule, gli stranieri, verso una realtà complessa come quella del suo paese. Spesso ad esempio, capita che qualcuno si congratuli con lei dopo uno spettacolo e le si rivolga con un pizzico di commiserazione: “la vita deve essere dura per una come te dalle tue parti”. Questa minuta donna è però armata fino ai denti. Di umorismo. L’equipaggiamento perfetto per affrontare tutte le tendenze discriminatorie del mondo.
di Alexia Santovito
In foto: Sakdiyah Ma’ruf
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