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Biblò, raccontami una fiaba

  • Immagine del redattore: Paesane
    Paesane
  • 4 lug 2018
  • Tempo di lettura: 3 min


"Biblò, raccontami una fiaba" è il nome che si è dato un gruppo, soprattutto di donne (mamme e non), che ha condiviso un intento:  allestire, a spese proprie e all'interno della Biblioteca Comunale di Canosa di Puglia, uno spazio dedicato ai bambini ed alle bambine dai 0 ai 10 anni pensato per trascorrere del tempo significativo per la crescita personale dei propri figli e per sensibilizzare attività di lettura come esperienze importanti per lo sviluppo cognitivo dei bambini. 

"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore...Ci vogliono i riti".  Scriveva Antoine De Saint-Exupery  nel suo libro "Il Piccolo Principe"

Leggere vuol dire  creare un rito di felicità, dare la possibilità ai bambini di vivere le emozioni,  positive e negative, comprenderle e rielaborarle grazie alla guida di un adulto. La lettura ad alta voce favorisce lo sviluppo di alcuni requisiti fondamentali per l'apprendimento, dice Antonella, mamma e psicologa. In primis, aumenta la capacità di ascolto e di analisi, arricchisce il linguaggio, sviluppa la fantasia  e, soprattutto, allunga i tempi di attenzione e previene i disturbi specifici di apprendimento. I libri aiutano i bambini ad acquisire competenze e strategie per muoversi nella realtà di tutti i giorni, li formano e li preparano ad affrontare il mondo adulto e le sue difficoltà. 

Risultano anche un ottimo supporto terapeutico nei casi di difficoltà cognitive.   

Un adulto che condivide il momento della lettura con il bambino compie un gesto d'amore, un gesto condiviso e intimo, un momento unico che rafforza la relazione tra il bambino e la sua figura di riferimento. Relazione sulla quale il bambino impronterà le sue relazioni future.

Creare cultura e consapevolezza: questo vuol dire leggere!

Stimolare il bambino ad utilizzare gli strumenti necessari  per poi fare da solo, dirigerlo verso l'autonomia e la sicurezza.

Un progetto semplice, ma al contempo grandioso. Il primo passo è stato richiedere l’autorizzazione ad utilizzare un piccolo spazio all’interno della biblioteca. La richiesta, che è stata accolta positivamente  dall’amministrazione comunale, ci ha concesso l’utilizzo di una zona all'interno  della biblioteca in modo che i libri Biblò saranno fruibili da tutti i bambini.


Il gruppo, che in poco tempo ha raggiunto un numero consistente di donne, ha realizzato  diverse iniziative per reperire il materiale (libri e complementi d'arredo) necessario per allestire lo spazio dedicato ai bambini ed alle bambine. 


Attualmente tra le iniziative intraprese vi è: 

“BIBLO’ QUESTO LIBRO A CHI LO DO?”

Si tratta di una raccolta di libri usati  e in buono stato di conservazione che ha visto dapprima il coinvolgimento delle scuole di Canosa, poi degli oratori e delle parrocchie.

Il 18 luglio presso il centro servizi culturali, sito in  via Parini 48, a partire dalle ore 18, il gruppo "Biblò raccontami una fiaba" presenterà: "Ambarabàciccì Biblò", un evento di benvenuto in cui chi vorrà potrà visitare le stanze allestite  e leggere per e con i propri figli nei giardini della biblioteca. Saremo immersi in un contesto che richiamerà la fantasia e la natura, in cui protagonisti saranno i libri adatti ai bambini dai 0 ai 10 anni.

Sarà, inoltre, avviata una campagna di raccolta durante l’estate anche per  poter, in un secondo momento, aderire a programmi già avviati a livello nazionale di sensibilizzazione alle attività di lettura come quello di Nati per Leggere. 



Numerose donne sono le firmatarie del progetto che con il supporto di alcuni pediatri e dell’Assessore alla Cultura affermano una grande esigenza: Canosa vuole spazi per i più piccoli dove sia possibile condividere esperienze e crescere in modo costruttivo e creativo.


Arianna Lops e Luisi Antonella

Disegno logo: Flavia Damiano


 
 
 

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